giurisprudenza

Bocciata regola di origine: illegittime le conclusioni dell’Olaf?

La regola di origine stabilita dalla Commissione europea può essere annullata dalla Corte di Giustizia, se non è coerente con il principio di parità di trattamento di situazioni analoghe. È questo il principio stabilito dalla sentenza 21 settembre 2023, C-210, destinata a riflettersi anche sulle numerose contestazioni sorte a seguito di un’indagine Olaf sui tubi di acciaio importati dall’India. L'origine doganale di un articolo individua il Paese in cui il bene è stato creato o prodotto e rappresenta, quindi, una caratteristica intrinseca della merce, essendo strettamente legata al luogo e al metodo di produzione utilizzato. Secondo la normativa doganale, [...]

Di Sara Armella|2023-12-28T10:51:19+01:0025 Ottobre 2023|giurisprudenza|

Nessun reato in caso di “non conformità” formale

Un’irregolarità formale nella documentazione tecnica del prodotto non integra il reato di frode in commercio. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza 14 luglio 2023, n. 30754, la quale ha chiarito che l’assenza di una valida dichiarazione di conformità dà origine soltanto a un illecito amministrativo. La frode in commercio è da ritenersi integrata quando il bene venduto sia immesso sul mercato con caratteristiche diverse per origine, provenienza, qualità o quantità rispetto a quanto stabilito o dichiarato (art. 515 codice penale). Tale presupposto, quindi, si realizza nel caso in cui il venditore effettui la consegna di [...]

Di Massimo Monosi|2023-12-28T10:50:50+01:0025 Ottobre 2023|giurisprudenza|

ITV efficaci per tutti gli operatori UE

L’ITV rilasciata da una Dogana europea nei confronti di un operatore ha portata generale e può essere applicata anche a un’altra impresa che importa prodotti identici. È questo il principio affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 19 luglio 2023, n. 21306, che riconosce ampia efficacia alle Informazioni tariffarie vincolanti rilasciate dalle Dogane UE. Nel caso esaminato dalla Suprema Corte, l’Agenzia delle dogane aveva contestato la classificazione doganale dichiarata dalla società al momento dell’importazione. La società, a sostegno del proprio inquadramento, ha prodotto in giudizio un’ITV, anche se emessa dall’Amministrazione belga, in un momento successivo all’importazione e nei [...]

Di Massimo Monosi and Tatiana Salvi|2023-12-28T10:51:52+01:0025 Ottobre 2023|giurisprudenza|

Osservatorio di giurisprudenza unionale e nazionale

Corte di Giustizia, Sezione X, sentenza 15/6/2023, causa C-292/22 – Pres. e Rel. Gratsias – Teritorialna direktsia Mitnitsa Varna c/ «NOVA TARGOVSKA KOMPANIA 2004» e altro   Classificazione delle merci – Nomenclatura combinata – Voci 1511 e 1517 – Olio di palma raffinato, sbiancato e deodorato – Insussistenza di un metodo previsto per verificare la consistenza di un prodotto   La nomenclatura combinata che figura all’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune, nelle sue versioni risultanti dal regolamento di esecuzione (UE) 2018/1602 della Commissione, dell’11 ottobre 2018, [...]

Di Alessandro Fruscione|2023-09-20T15:28:43+02:0022 Agosto 2023|osservatorio 2023 - 04|

Daziabilità delle royalties nel valore in dogana

Per la Cassazione, ord. 18543/2023, è ribadita la necessità di verificare sia il contratto di licenza sia le clausole contrattuali che possono rivelare l’esistenza di una condizione della vendita incidente sul valore. Nell’ordinanza n. 18543/2023 della Cassazione i giudici hanno escluso l’esistenza di un mero controllo sulla qualità del prodotto da parte della licenziante extra UE in relazione all’eccepita esclusione delle royalties nel valore in dogana da parte dell’acquirente, sostenendo invece l’incidenza su tale elemento dell’obbligazione doganale dei compensi corrisposti dalla società importatrice alla licenziante, a titolo di royalties, in quanto condizione della vendita, data la “natura gestionale” del [...]

Di Gabriele Damascelli and Fabio Ciani|2023-09-20T15:37:40+02:0022 Agosto 2023|giurisprudenza 2023 - 04|

Valore doganale: stop alle rettifiche fondate sulla banca dati M.E.R.C.E.

È illegittima la contestazione dell’Agenzia sul valore doganale se l’accertamento si fonda su un sistema di rilevazione statistica, come la banca dati M.E.R.C.E. A stabilirlo è, ancora una volta, la Corte di Cassazione che, con la sentenza 24 luglio 2023, n. 22200 ribadisce un principio ormai più volte affermato dalla giurisprudenza di legittimità. Com’è noto, secondo la normativa doganale, l’unico valore rilevante ai fini dell’obbligazione doganale è il prezzo di transazione, ossia il costo effettivamente pagato per i prodotti importati (art. 29 Codice doganale comunitario, vigente ratione temporis, Reg. CE 2913/1992, ora sostituito dall’art. 70 Cdu, Reg. UE 952/2013). [...]

Di Massimo Monosi|2023-09-20T15:41:55+02:0022 Agosto 2023|giurisprudenza 2023 - 04|

Dichiarante autorizzato CBAM vantaggi e rischi per i doganalisti

Il “CBAM” (Carbon Border Adjustment Mechanism), il nuovo dazio ambientale fortemente voluto dall’Unione europea, costituirà un’occasione professionale per moltissimi spedizionieri doganali. Occorre però prestare particolare attenzione ai rischi di contestazione. La figura del dichiarante autorizzato sarà, infatti, centrale nelle future operazioni doganali di importazioni in territorio unionale di beni CBAM. Otre a essere l’unico soggetto legittimato allo sdoganamento di tali merci, avrà la facoltà di chiedere una riduzione del numero di certificati da restituire, corrispondenti al prezzo del carbonio effettivamente pagato nel Paese di origine per le emissioni incorporate dichiarate. Tutte le dichiarazioni di importazione di merci CBAM dovranno [...]

Di Stefano Comisi|2023-09-20T15:59:42+02:0022 Agosto 2023|giurisprudenza 2023 - 04|

Revisione di accertamento prova nelle istanze

Con la sentenza 5 luglio 2023, n. 504/2023, i giudici tributari di secondo grado di Genova si sono pronunciati su una richiesta di rimborso in relazione a quattro importazioni di casse acustiche provenienti dalla Repubblica popolare cinese, enunciando un principio degno di nota. Nella fattispecie esaminata, le bollette doganali di importazione erroneamente riportavano la voce doganale 8518220090 (altoparlanti multipli montati in una stessa cassa acustica - altri), che prevedeva un dazio pari al 3,4% del valore della merce, anziché la corretta voce doganale 8518210090 (altoparlante unico montato nella sua cassa acustica - altri), che prevede dazio zero. Successivamente alle [...]

Di Valentina Picco and Cristina Zunino|2023-09-20T16:04:58+02:0022 Agosto 2023|giurisprudenza 2023 - 04|

Riforma del Codice doganale: cosa cambia per l’AEO

Il forte incremento delle operazioni internazionali, l’evoluzione digitale, la crescente complessità del quadro regolatorio dei prodotti e la necessità di un coordinamento più stretto tra le Dogane europee sono alla base del progetto di riforma del sistema doganale dell’Unione europea. Il 17 maggio scorso, la Commissione europea ha presentato un ambizioso progetto di riforma che prevede l’integrale riscrittura delle regole contenute nel codice doganale europeo, mandando in quiescenza il codice attuale, approvato nel non troppo lontano 2013. Il nuovo codice prevede un ulteriore potenziamento della dimensione digitale dei processi doganali, con l’obiettivo di semplificare e razionalizzare gli obblighi di [...]

Di Sara Armella|2023-09-20T16:06:21+02:0022 Agosto 2023|giurisprudenza 2023 - 04|

Articolo 303 TULD dichiarata l’inapplicabilità

Con l’ordinanza n. 20058 dell’8.3.2023, depositata il 13 luglio scorso, la Corte di cassazione interviene in modo netto sull’illegittimità della disposizione contenuta nell’art. 303, comma 3, TULD in materia di sanzioni tributarie doganali. L’ordinanza, apparentemente emessa in tema di IVA all’importazione, in realtà riguarda l’intero impianto sanzionatorio del terzo comma art. 303 TULD. Le sanzioni ex art. 303 TULD sono infatti riferite all’omessa dichiarazione dei diritti doganali, tra cui sono compresi sia le risorse proprie tradizionali dell’Unione europea (diritti di confine come ad es. i dazi), sia l’IVA all’importazione. Nel caso sottoposto ai giudici della Corte di cassazione, a [...]

Di Piero Bellante|2023-09-20T16:07:46+02:0022 Agosto 2023|giurisprudenza 2023 - 04|
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