Sara Armella

Circa Sara Armella

Laureata in Giurisprudenza nel 1993, con lode e la dignità di stampa, iscritta all’Ordine degli Avvocati di Genova dal 1996, conseguendo 300/300 all’esame finale, ha esercitato, dal 1993 al 2008, attività professionale con il prof. Victor Uckmar, per il quale ha svolto per diversi anni attività di ricerca e didattica in diritto tributario presso l’Università di Genova Nel 2008 ha fondato lo Studio Armella & Associati, con sedi in Milano e Genova, indicato dalla rivista Forbes tra “Le 100 eccellenze del legal in Italia” e dalla rivista Top legal tra i migliori studi di diritto tributario. Lo Studio è tra i fondatori e unico membro italiano di Green lane, associazione internazionale di studi professionali indipendenti, specializzata in dogane e diritto del commercio internazionale Membro della Commissione di esperti in materia doganale, nominata dal Vice Ministro delle finanze on.le Maurizio Leo per l’attuazione della riforma fiscale (decreto n. 99/2023) Presidente della Commissione Dogane & trade facilitation della Sezione Italiana della International Chamber of Commerce e delegato italiano presso la Commission on Customs and trade facilitation della ICC di Parigi Docente di diritto doganale presso Università Bocconi, Università Statale di Milano e La Sapienza di Roma in Master e Corsi post universitari, professore a contratto presso ICE

Illegittima la rettifica dell’origine fondata su un report Olaf

La Dogana non può contestare l’origine dichiarata all’importazione, se l’avviso di accertamento si fonda su un’indagine europea, apparentemente corposa e ricca di dettagli, ma senza elementi di prova concreti. È questo il principio stabilito dalle Corti di Giustizia tributaria di primo grado di Bari (sentenza 2 gennaio 2024, n. 13) e di Venezia (sentenza 4 dicembre 2023, n. 530), intervenute su alcuni dei sempre più frequenti casi di applicazione dei dazi antidumping, pretesi a seguito di un’indagine Olaf. La contestazione è la medesima: la Dogana contesta la veridicità dell’origine dichiarata, sulla base delle indagini svolte dall’Ufficio europeo per la [...]

Di Sara Armella|2024-03-06T10:41:09+01:006 Marzo 2024|giurisprudenza|

Commercio internazionale: deglobalizzazione e nuove opportunità

Il commercio internazionale riveste un ruolo fondamentale per l’economia italiana. L’Italia è il sesto Paese al mondo per volumi di esportazioni, confermando anche una forte propensione per le importazioni, relativamente alle quali si colloca all’ottavo posto nella classifica degli scambi mondiali. Negli ultimi anni, il settore dell’import-export è stato interessato da numerosi cambiamenti. I nuovi scenari geopolitici, la lotta all'inquinamento, la necessità di ricercare nuove opportunità commerciali, proteggendo al tempo stesso il mercato interno, hanno portato l'Unione europea ad adottare diverse normative. La materia, considerata troppo tecnica, è trattata solo marginalmente nella discussione pubblica e raramente approda all’attenzione dei [...]

Di Sara Armella|2023-12-28T10:06:25+01:0027 Dicembre 2023|giurisprudenza|

Bocciata regola di origine: illegittime le conclusioni dell’Olaf?

La regola di origine stabilita dalla Commissione europea può essere annullata dalla Corte di Giustizia, se non è coerente con il principio di parità di trattamento di situazioni analoghe. È questo il principio stabilito dalla sentenza 21 settembre 2023, C-210, destinata a riflettersi anche sulle numerose contestazioni sorte a seguito di un’indagine Olaf sui tubi di acciaio importati dall’India. L'origine doganale di un articolo individua il Paese in cui il bene è stato creato o prodotto e rappresenta, quindi, una caratteristica intrinseca della merce, essendo strettamente legata al luogo e al metodo di produzione utilizzato. Secondo la normativa doganale, [...]

Di Sara Armella|2023-12-28T10:51:19+01:0025 Ottobre 2023|giurisprudenza|

Riforma del Codice doganale: cosa cambia per l’AEO

Il forte incremento delle operazioni internazionali, l’evoluzione digitale, la crescente complessità del quadro regolatorio dei prodotti e la necessità di un coordinamento più stretto tra le Dogane europee sono alla base del progetto di riforma del sistema doganale dell’Unione europea. Il 17 maggio scorso, la Commissione europea ha presentato un ambizioso progetto di riforma che prevede l’integrale riscrittura delle regole contenute nel codice doganale europeo, mandando in quiescenza il codice attuale, approvato nel non troppo lontano 2013. Il nuovo codice prevede un ulteriore potenziamento della dimensione digitale dei processi doganali, con l’obiettivo di semplificare e razionalizzare gli obblighi di [...]

Di Sara Armella|2023-09-20T16:06:21+02:0022 Agosto 2023|giurisprudenza 2023 - 04|

Origine preferenziale: dazio zero anche in caso di errore

Se i prodotti importati rispettano le regole di origine preferenziale, un semplice errore di compilazione della dichiarazione doganale non può escludere la possibilità di beneficiare del dazio zero. L’esenzione dai dazi doganali va riconosciuta anche quando, per errore, non è stata indicata l’origine preferenziale delle merci nella bolletta doganale. È questo il principio affermato dalla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Milano, con la sentenza 17 gennaio 2023, n. 1045. Un principio, destinato ad avere ampia applicazione, che ricorda come la “sostanza” debba prevalere sulla “forma”. Com’è noto, l’origine doganale identifica il Paese in cui il bene [...]

Di Sara Armella and Tatiana Salvi|2023-09-25T12:55:01+02:0013 Luglio 2023|giurisprudenza 2023 - 03|

Olaf: in aumento le contestazioni sull’origine e sui dazi antidumping

Aumentano le contestazioni doganali nei confronti di importatori e rappresentanti doganali indiretti coinvolti in accertamenti che scaturiscono da indagini Olaf: le inchieste più recenti riguardano il settore siderurgico, le e-bike e i pannelli fotovoltaici. Molti i Paesi terzi coinvolti: dall’India alla Thailandia, a Malesia e Turchia. La contestazione è la medesima: la Dogana contesta la veridicità dell’origine dichiarata, sulla base delle indagini svolte dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), applicando un dazio antidumping molto elevato e sanzioni spesso del tutto sproporzionate. Molto importante può essere l’attività di consulenza preventiva del doganalista nei confronti del proprio cliente. In particolare, [...]

Di Sara Armella|2023-09-25T13:09:05+02:0013 Luglio 2023|giurisprudenza 2023 - 03|

Definizione agevolata chiarimenti sul 303 Tuld

Al via la definizione agevolata dei contenziosi doganali: entro il 30 settembre 2023 è possibile chiudere le liti che hanno a oggetto dazi doganali, Iva all’importazione e sanzioni doganali. A stabilirlo è la circolare dell’Agenzia delle dogane 14 marzo 2023, n. 9. Tale importante documento di prassi (nella versione aggiornata) fornisce anche alcuni importanti chiarimenti in merito alla possibilità di ammettere la definizione anche per le sanzioni di cui all’articolo 303, comma 3, del Testo Unico della legge doganale (d.p.r. 43/1973, Tuld). La legge di bilancio per il 2023 (l. 197/2022, commi 186 e seguenti) ha introdotto la possibilità [...]

Di Sara Armella|2023-09-25T13:35:58+02:009 Maggio 2023|giurisprudenza 2023 -02|

Royalties: no alla daziabilità se il controllo è solo di qualità

Il semplice controllo realizzato dalla licenziante sulla qualità dei prodotti importati non determina la daziabilità delle royalties. A ribadirlo è ancora una volta la Corte di giustizia tributaria di primo grado di La Spezia, che con le sentenze 23 settembre 2022, n. 291 e 16 settembre 2022, n. 277, conferma un indirizzo già espresso in numerose precedenti pronunce (Comm. trib. prov. La Spezia, 28 luglio 2022, n. 230; Comm. trib. prov. La Spezia, 24 maggio 2022, n. 147; Comm. trib. prov. La Spezia, 22 febbraio 2022, n. 52). Tornando su un tema di grande interesse per gli operatori, il [...]

Di Sara Armella|2023-09-26T12:43:59+02:0016 Marzo 2023|giurisprudenza 2023 -01|

Bangladesh: stop ai dubbi sull’origine dei prodotti tessili

È illegittima la rettifica dell’origine dei prodotti tessili importati dal Bangladesh, in quanto tali beni non possono più considerarsi di origine “sospetta”. A stabilirlo è la Corte di giustizia tributaria di primo grado di La Spezia, con la sentenza 24 novembre 2022, n. 366, la quale, richiamando un avviso agli operatori della Commissione europea, ha chiarito che non vi è più più nessun “fondato dubbio” sulla veridicità delle attestazioni di origine rilasciate dalle autorità del Bangladesh (avviso agli importatori 2022/C 166/06 del 20 aprile 2022). Nel caso esaminato dal giudice spezzino, l’Agenzia delle dogane aveva contestato l’origine dei prodotti [...]

Di Sara Armella|2023-09-26T12:58:10+02:0030 Dicembre 2022|giurisprudenza 2022 - 06|

Sanzioni alla Russia: violazione delle misure restrittive

L’aggiramento delle sanzioni alla Russia tramite il transito dei prodotti in altri Paesi extra-UE rappresenta in ogni caso una violazione delle misure restrittive disposte. A stabilirlo è la Commissione UE, nelle FAQ pubblicate, con cui ha ribadito la sussistenza di un divieto generale di elusione delle sanzioni imposti alla Russia tramite il trasporto delle merci in Paesi non allineati. Tale precisazione, relativa alle restrizioni merceologiche e commerciali è stato oggetto di ulteriori declinazioni con riferimento all’import del petrolio, rispetto al quale sono state vietate anche le rivendite intra-UE dei beni listati originari dalla Russia e alle importazioni di oro, [...]

Di Sara Armella|2023-09-27T12:57:35+02:003 Novembre 2022|giurisprudenza 2022 - 05|
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