C: “Mutatis mutandis”, ablativo assoluto traducibile con “fatti i debiti mutamenti”, altro non è che una locuzione latina utilizzata per paragonare due situazioni che a prima vista possono sembrare diverse ma che condividono alcuni fondamentali elementi di base.

Per i Giuristi si tratta di una formulazione comunemente impiegata nella redazione di contratti o altri testi di natura legale anche internazionale, pensiamo ad esempio al Protocollo di Kyoto del 1997 o ancora all’Art. XXIX del GATT; per i Doganalisti rappresenta una sorta di modus operandi ricorrente nei processi di classificazione, poiché frequentemente accade che le Note Esplicative della Voce X si possano applicare anche alla Voce Y qualora siano facilmente ravvisabili gli “opportuni adattamenti” da effettuare. Questo “escamotage” da un lato semplifica e snellisce il testo letterale delle note, dall’altro trasla sul lettore la responsabilità di operare le modifiche necessarie.

S: Anche la Regola Generale per l’interpretazione del Sistema Armonizzato n.6 richiama nel testo l’espressione in questione per estendere la portata delle Regole precedenti a livello di Sottovoce, al pari della prima delle tre Regole Integrative[1] che l’Amministrazione canadese ha elaborato per facilitare ulteriormente il processo di classificazione. Il “mutatis mutandis” che nei testi giuridici spesso si configura come un “fossile burocratico” assume, dunque, nel contesto doganale un significato ed un utilizzo più profondi e controversi. Perché se da un lato è vero che “un aspetto tipico dello scrivere leggi è l’invadenza caratterizzante delle citazioni latine”, come afferma Bice Mortara Garavelli nel suo “Le parole e la giustizia”, dall’altro è necessario considerare che esistono casi e necessità differenti.

C: Analizzando alcuni documenti storici del WCO si evince che molti dei “mutatis mutandis” attualmente presenti nelle Note Esplicative derivano direttamente dal testo originale delle Note Esplicative della Nomenclatura del Consiglio di Cooperazione Doganale (CCCN), mentre altri sono stati introdotti successivamente per semplificarne la stesura e per evitare di dover affrontare una serie cospicua di discussioni relative alla formulazione di nuovi testi.

S: Fu nel giugno del 2008 che il Segretariato del WCO ricevette una lettera da parte dell’Amministrazione Svizzera, contenente un’insolita proposta: sostituire tutti i “mutatis mutandis” delle Note Esplicative esplicitando e ripetendo integralmente il testo di riferimento, di volta in volta, opportunamente modificato. Il tutto allo scopo di snellire la consultazione e con l’intento di ridurre al minimo le possibili “variabili interpretative” nel processo di Classificazione. Questo, tuttavia, avrebbe inevitabilmente eliminato l’interconnessione tra le varie Voci minando il principio fondamentale alla base della consultazione delle Note, i riferimenti incrociati.

C: Il Segretariato, dubbioso, sottolineò che “mutatis mutandis” rappresentava, infatti, solo una tra le differenti modalità impiegate per creare un collegamento con altre Voci, al pari di espressioni come “vedi la N.E. della Voce…”, “questa Voce comprende i medesimi tipi di prodotti di quelli descritti alla Voce…”, “vedi a tal riguardo le corrispondenti Note Esplicative”.

Pertanto, una revisione completa delle N.E. avrebbe reso necessario intervenire massivamente a livello strutturale con il rischio di eliminare tutti i ponti virtuali che queste espressioni creano all’interno del tessuto letterale del testo. Perché il lettore ben sa che per comprendere chiaramente la portata di una determinata Voce spesso si rende necessario fare riferimento non solo alle N.E. della Voce stessa ma anche a quelle di Voci correlate, direttamente o indirettamente collegate anche grazie ai “mutatis mutandis”.

S: Ad oggi “mutatis mutandis” ricorre 92 volte nel testo delle Note Esplicative del Sistema Armonizzato e 153 in quelle della Nomenclatura Combinata accanto ad espressioni di pari valore come “per analogia/analogamente a” e “sotto tutti i riguardi…” che contribuiscono ad ampliare la maglia delle interconnessioni. Anche il “nostro” cioccolatino, l’After Eight che potete gustare nel tempo di lettura di questo articolo, per essere classificato necessita di specifiche presenti in altre Voci. Infatti, alla luce delle Note Esplicative della Sottovoce 1806.90.19 “per quel che concerne il termine “ripieno” va applicata, mutatis mutandis, la nota esplicativa di sottovoce del S.A. 1806.31” che descrive accuratamente come debba essere strutturato il prodotto.

C: In altri casi il processo di classificazione richiede la lettura di numerosi passaggi, come nel caso della N.E. della voce 7212 (Prodotti laminati piatti, di ferro o di acciai non legati, di larghezza inferiore a 600mm, placcati o rivestiti), primo comma, che recita:

“questa voce comprende gli stessi tipi di prodotti descritti nella voce 7210 ma, per rientrare in questa voce, devono avere una larghezza inferiore a 600 mm”. Sarà, pertanto, necessario considerare la N.E. della voce 7210 per comprendere la portata della 7212. Ma il tutto si complica poiché questa N.E. a sua volta rimanda a quella di un’altra voce: “questa voce comprende gli stessi tipi di prodotti descritti nelle voci 72.08 o 72.09, ma per rientrare in questa voce devono essere placcati o rivestiti”.

Sarebbe dunque auspicabile l’implementazione di collegamenti ipertestuali incorporati nelle versioni elettroniche delle N.E. e l’apertura di finestre pop-up per rendere la consultazione più fluida ed efficace.

S: Era il 2001 quando la Garavelli, nel testo già citato, si faceva sostenitrice nelle Conclusioni di “un lavoro di pubblica utilità: la revisione e il miglioramento, che è già in atto, ma che ha ancora parecchia strada da fare, dei correttori automatici applicati alla stesura dei testi giuridici”. Siamo nel 2023 e ciò che possiamo intuire come Doganalisti è che sicuramente a breve l’Intelligenza Artificiale (AI) sarà in grado di “digerire” le N.E., i “mutatis mutandis”, i riferimenti incrociati, i rimandi, gli intrecci, le limitazioni e le eccezioni per poi fornire una classificazione in grado di tener conto di tutte le condizioni e chissà …. probabilmente, proprio grazie alle mega elaborazioni logiche ed alle reti neurali generative, che mutatis mutandis replicano le capacità di apprendimento umane, scopriremo ulteriori imprecisioni o mancanze in questa splendida Opera, che nonostante la scrupolosità, la professionalità e l’impegno profuso nei decenni dagli esperti Membri del Comitato del S.A. è comunque frutto di una mente perfetta nella sua imperfezione.

[1] consultabili al link: https://www.cbsa-asfc.gc.ca/trade-commerce/tariff-tarif/guide/cdn-rules-regles-cdn-eng.html

After Eight, dal 1962  il famoso ed esclusivo cioccolatino che nasconde la menta in un sottile velo di cioccolato fondente, rende sempre le tue serate memorabili.

Per “analogia” (Regola G.I. 4) anche le nostre riflessioni vogliono essere un dolce e fresco stimolo per il cervello curioso dei Doganalisti.

Laureata in economia e commercio, Doganalista iscritta all’Albo Professionale dal 1998, è consulente in materia doganale.

Ha fondato con la sorella Francesca Composta, anche lei doganalista iscritta all’Albo professionale, il Cad Mantova, che annovera tra i propri clienti aziende di significativa importanza.

È stata consigliere del Consiglio Territoriale dei doganalisti della Lombardia, dell’Associazione degli spedizionieri doganali di Milano, di Assocad ed attualmente è membro del Comitato consultivo di Assocad

Doganalista, Laureata in Ingegneria Civile è Membro della Commissione di Studio Tariffa Doganale e Misure Associate alla Taric del Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali.
Socio dello Studio Taroni Srl con sede in Interporto-Bologna.