Il 2023 è stato un anno di profonde trasformazioni nel panorama delle accise, con novità che hanno scosso le fondamenta della struttura fiscale in essere. L’impeto di queste iniziative non sembra essersi estinto; al contrario, pare aver gettato le basi per un 2024 altrettanto frenetico.
Di seguito andremo ad esaminare le principali novità del 2023, anticipando anche le sfide e le opportunità che ci attendono nell’anno corrente.

Le novità introdotte nel 2023: uno sguardo retrospettivo

Il 2023 ha segnato un anno di riforme nel campo delle accise, con diverse novità introdotte per aggiornare e potenziare il sistema fiscale. Tra le principali novità spiccano i seguenti cambiamenti che hanno profondamente influenzato diversi aspetti della normativa prima vigente.

Figure di Speditore e Destinatario certificato

Una pietra miliare dell’anno fiscale 2023 è stata l’introduzione delle figure di speditore e destinatario certificato, attraverso la Circolare n. 3/2023 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (di seguito anche “ADM”). Queste figure sono ora obbligatorie per la circolazione di prodotti sottoposti ad accisa che vengono immessi in consumo in uno Stato membro e successivamente trasportati in un altro Stato membro per scopi commerciali.

L’obbligo di queste nuove figure mira a garantire maggiore tracciabilità e controllo nella catena di distribuzione, contribuendo a prevenire evasioni fiscali e frodi.

Documento e-DAS unionale

In parallelo all’introduzione delle figure di speditore e destinatario certificato, è stato istituito l’obbligo di emettere il documento e-DAS unionale per regolare la circolazione dei prodotti. Questo nuovo documento, correlato alle suddette figure, svolge un ruolo chiave nel monitoraggio e nella registrazione dei movimenti dei prodotti sottoposti ad accisa. L’intento è quello di garantire una gestione più efficiente e trasparente delle transazioni commerciali all’interno dell’Unione Europea, rafforzando le misure di controllo.

Presentazione telematica dei dati di contabilità

Attraverso la Determinazione Direttoriale n. 83362 del 10 febbraio 2023, sono state stabilite nuove scadenze per la presentazione esclusivamente telematica dei dati di contabilità.

Questa direttiva impone obblighi specifici a diversi soggetti, tra cui:

  • Destinatario registrato, esercente deposito commerciale di prodotti energetici: a partire dal 1° giugno 2023 è scattato l’obbligo di trasmettere i dati con frequenza giornaliera (entro il giorno successivo a quello di riferimento);
  • Deposito commerciale di prodotti energetici, con capacità di stoccaggio di prodotti sfusi o condizionati complessivamente inferiore a 100 metri cubi: a partire dal 10 giugno 2023 è scattato l’obbligo di trasmettere i dati con frequenza mensile, entro il giorno 10 del secondo mese successivo a quello di riferimento;
  • Destinatario registrato che svolge attività nel settore del vino e delle bevande fermentate diverse dal vino e dalla birra: a partire dall’8 giugno 2023 è scattato l’obbligo di trasmettere i dati con frequenza mensile, entro il quinto giorno lavorativo del mese successivo a quello di riferimento.

L’obiettivo dell’ADM è quello di digitalizzare e ottimizzare la raccolta dei dati contabili, consentendo un controllo più tempestivo e accurato delle attività commerciali soggette ad accisa.

Aliquote accise e il caso delle società di cremazione dei defunti

Mediante la Circolare n. 24/2023 l’ADM ha diramato una risposta definitiva in merito alla richiesta di società operanti nell’attività di cremazione dei defunti, concernente l’applicabilità dell’aliquota accisa agevolata sul gas naturale per “usi industriali”. Dopo un’approfondita analisi delle disposizioni vigenti, si è concluso che le attività di cremazione non soddisfano i requisiti per ottenere il riconoscimento di “industrialità” nello svolgimento delle loro funzioni.
Pertanto, le società coinvolte sono tenute ad applicare l’aliquota standard per “usi civili”.

Il futuro delle accise nel 2024: Anticipazioni e prospettive

Fatto il bilancio delle principali novità del 2023, è cruciale affacciarsi sul futuro e comprendere le sfide e le opportunità che il 2024 ci riserva. Le anticipazioni sulle accise per l’anno in corso indicano un continuo impegno verso politiche fiscali mirate a promuovere alcune tematiche, tra cui sostenibilità e telematizzazione.

Nuove aliquote accisa sulla birra: cambiamenti sostanziali a partire dal 1° gennaio 2024

A partire dal 1° gennaio 2024 significative modifiche hanno caratterizzato il regime impositivo applicato alla birra, come annunciato dalla circolare n.1/2024 dell’ADM. In seguito alla mancata proroga del regime impositivo ridotto previsto per il biennio 2022-2023, l’ADM ha delineato le nuove aliquote accisa, apportando rilevanti cambiamenti al trattamento fiscale della birra.
L’aliquota normale di accisa sulla birra è fissata a 2,99 € per ettolitro e per grado-Plato.
Tuttavia, la circolare introduce una significativa novità: una riduzione del 40% sull’aliquota normale sarà applicata nel caso in cui la birra è immessa in consumo da microbirrifici, caratterizzati da una produzione annua non superiore a 10.000 ettolitri.
Da notare che, per i produttori di birra con volume annuo compreso tra 10.000 e 60.000 ettolitri, l’agevolazione precedentemente concessa è stata revocata. Ciò implica che per questi soggetti rientreranno nel regime di pagamento dell’aliquota accisa normale.

Presentazione telematica dei dati di contabilità

Con riferimento alla Determinazione Direttoriale n.83362 del 10 febbraio 2023, a partire dal 31 gennaio 2024 sarà obbligataria la trasmissione telematica annuale dei dati contabili per specifiche categoria di soggetti. In particolare, sono interessati i seguenti depositi:

  • deposito commerciale, opificio di trasformazione o elaborazione e opificio di condizionamento di alcole e di bevande alcoliche di cui all’articolo 29, comma 1, del TUA avente una capacità complessiva inferiore a 100 ettolitri idrati;
  • deposito commerciale di oli lubrificanti e bitumi di petroli di cui all’articolo 62, comma 7, del TUA, avente una capacità complessiva inferiore a 10 metri cubi.

Per questi depositi, la trasmissione telematica dei dati contabili dovrà coprire il periodo dal 1°gennaio 2023.

Obbligo di emissione in forma esclusivamente telematica dei documenti e-DAS nazionale ed e-AD dal 2024

A partire dalla seconda metà del 2024, salvo ulteriori rinvii da parte dell’ADM, è previsto l’obbligo di emettere in forma esclusivamente telematica i documenti e-DAS nazionale ed e-AD.
La Determinazione Direttoriale n.130294 del 7 marzo 2023 fornisce dettagli chiari su questa imminente trasformazione normativa, stabilendo le seguenti scadenze:

  • Dal 1° luglio 2024 sarà obbligatorio emettere esclusivamente in forma telematica il documento e-AD, utilizzato per la circolazione in sospensione dei prodotti soggetti ad altre imposizioni indirette previste dal TUA, con particolare riferimento a oli lubrificanti e bitumi.
  • Dal 1° ottobre 2024 entrerà in vigore l’obbligo di emettere in forma esclusivamente telematica il documento e-DAS nazionale per i trasferimenti nel territorio dello Stato dei prodotti assoggettati ad accisa, diversi da quelli per cui è già in vigore, definiti dalla Determinazione Direttoriale n.285111 del 27 giugno 2022.

Tax | Global Trade Advisory STS Deloitte - Spedizioniere Doganale presso Euro Pool Liguria S.r.l. - Laurea in Economia delle Aziende Marittime, della Logistica e dei Trasporti - Master in Economia e Management Marittimo e Portuale

Consultant, Global Trade Advisory, Excise duties & Customs presso STS Deloitte