Tempi moderni: la telematica ci costringe a ricominciare

Il nuovo sistema informatico doganale ed il sistema a mezzo PC di richiesta del Certificato di Origine ha causato una crisi esistenziale di noi vecchi doganalisti questo perchè, in particolare per le disposizioni doganali, il sistema informatico non funziona procurando seri inconvenienti doganali.

Nell’incontro che si è tenuto il 23 Dicembre 2023 tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Fedespedi, il Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali, Confetra, Assocad, Anasped e Assologistica, dovuto al protrarsi dei disservizi causati da rallentamenti e blocchi del sistema telematico che stanno interrompendo le operazioni di merci cruciali in un momento come questo di picco lavorativo legato alla stagionalità, le associazioni partecipanti hanno ribadito all’amministrazione doganale la necessità di prevedere un piano di intervento che elimini il senso di incertezza relativo al funzionamento dei sistemi informatici e alla durata della loro non disponibilità.

Mentre per ottenere il Certificato di Origine non sono presenti particolari difficoltà. Il Ministero dello Sviluppo Economico, con nota n. 62321, ha aggiornato le disposizioni in materia di rilascio dei certificati di origine e dei visti sui documenti per l’estero, in considerazione delle mutate esigenze di carattere normativo (Nuovo Codice Doganale dell’Unione), commerciale e di allineamento con le altre camere di commercio europee.

La principale novità riguarda l’introduzione dell’obbligo, per tutti gli operatori iscritti al Registro Imprese, di presentazione della domanda in modalità digitale, a decorrere dal 1 giugno 2019. Successivamente, con ulteriore circolare, è stata introdotta la modalità di stampa in azienda del certificato di origine come modalità ordinaria e non più sperimentale.

Il certificato di origine deve essere richiesto dal titolare di impresa individuale o dal legale rappresentante della società, esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma Cert’O. Sulla base di quanto ricevuto, la Camera di commercio effettua l’istruttoria e rilascia per via telematica il CO che verrà stampato direttamente in azienda dal richiedente.

La modalità di stampa del CO a cura della Camera di commercio è modalità residuale per le aziende che, con debita motivazione, la richiedano. Una volta che la pratica risulti approvata dalla Camera di commercio di Parma (lo stato della pratica risulta “chiusa”) l’impresa richiedente può stampare direttamente in azienda sul formulario in precedenza ritirato presso la Camera di commercio, oppure procedere, nei casi residuali sopraddetti, al ritiro presso lo Sportello Commercio estero.

Fondatore e pioniere della materia doganale in ambito nazionale.
Fondatore nel 1981 dello Studio Toscano srl.
Membro degli esperti in Commissione EU a Bruxelles, consulente in varie sedi Confindustriali e docente delle migliori scuole di formazione.
Membro del Gruppo Esperti Legislazione Doganale di Confindustria Roma.
Autore di svariate pubblicazioni specialistiche in materia doganale.
Iscritto all'albo dei giornalisti ha collaborato con Il Sole 24 Ore, Italia Oggi, Il Doganalista.