Il Governo ha pensato, a seguito dei successi ottenuti con il “Made in Italy“, di istituire un corso liceale inerente alla materia. Infatti è stato presentato al Senato un disegno legge sulla formazione, riservato ai nostri giovani, inerente al “made in Italy“.

Il citato disegno è riservato alle scuole superiori, sperando poi in un completamento in materia frequentando l’Università.

Per il primo biennio. Verranno insegnate le seguenti materie: lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia;  diritto ed economia politica;  religione cattolica o attività alternative.

Mentre, per il secondo biennio e per il quinto anno, i seguenti insegnamenti:

  • lingua e letteratura italiana;
  • lingua e cultura straniera;
  • storia dell’arte;
  • matematica;
  • informatica;
  • scienze motorie e sportive;
  • storia;
  • filosofia;
  • religione cattolica o attività alternative;
  • economia e gestione delle imprese del Made in Italy;
  • modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare;

Made in Italy e mercati internazionali individuazione delle classi di concorso richieste per impartire l’insegnamento di:

  • economia e gestione delle imprese del Made in Italy;
  • modelli di business nelle industrie moda, arte e alimentare;
  • Made in Italy e mercati internazionali;
  • finanza pubblica.

Una dimenticanza decisamente importante: a mio parere sarebbe opportuno inserire anche la tecnica e legislazione Doganale e affidare l’insegnamento agli istituti di Arte.

Fondatore e pioniere della materia doganale in ambito nazionale.
Fondatore nel 1981 dello Studio Toscano srl.
Membro degli esperti in Commissione EU a Bruxelles, consulente in varie sedi Confindustriali e docente delle migliori scuole di formazione.
Membro del Gruppo Esperti Legislazione Doganale di Confindustria Roma.
Autore di svariate pubblicazioni specialistiche in materia doganale.
Iscritto all'albo dei giornalisti ha collaborato con Il Sole 24 Ore, Italia Oggi, Il Doganalista.