L’Agenzia delle dogane ha pubblicato, lo scorso 30 novembre, le istruzioni operative per accedere alla piattaforma da cui sarà possibile, dal 1 gennaio 2024, presentare le Relazioni trimestrali con riferimento alle importazioni delle categorie merceologiche impattate dal CBAM, il meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere istituito con Regolamento 956/2023 del 10 maggio scorso.

Tale meccanismo rappresenta uno degli strumenti adottati dall’Unione europea per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici che si è prefissata (c.d. fit for 55 package). Difatti, la finalità che il CBAM intende perseguire è quella di disincentivare il rischio di rilocalizzazione delle attività di produzione di merci altamente inquinanti in Paesi terzi, rendendo più onerosa la loro importazione in Unione europea.

L’introduzione del meccanismo avverrà progressivamente:

lo scorso 1° ottobre ha avuto inizio il periodo transitorio, durante il quale gli importatori delle categorie merceologiche interessate (ghisa, ferro, acciaio, alluminio, fertilizzanti, cemento, elettricità, idrogeno) dovranno presentare, come accennato, la Relazione trimestrale contenente diverse informazioni sui prodotti importati, in particolare le relative emissioni incorporate (ossia, i quantitativi di gas serra che si sono generati durante il processo produttivo). La prima scadenza (per le importazioni avvenute nel trimestre ottobre-dicembre 2023) è prevista per il 31 gennaio 2024.

Dal 1 gennaio 2026 inizierà l’entrata in vigore a regime, durante la quale verrà meno l’obbligo di Relazione trimestrale, dovrà essere presentata una dichiarazione CBAM su base annuale e dovranno essere acquistati certificati CBAM a copertura delle emissioni incorporate nelle merci importate.

Con particolare riferimento alle Relazioni da presentare nel periodo transitorio, il recente Avviso pubblicato dalle dogane è di estrema rilevanza, in quanto consente agli importatori interessati (Dichiaranti CBAM) di comprendere le modalità di accesso al Registro da cui potranno far fronte all’adempimento.

L’Agenzia delle dogane chiarisce che l’azienda importatrice debba accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia con le credenziali di accesso SPID, CIE o CNS del legale rappresentante, il quale dovrà nominare un “gestore delle autorizzazioni”.

A questo punto, per effettuare l’accesso al Registro CBAM quest’ultimo dovrà a sua volta accedere all’area riservata dell’Agenzia, selezionare la voce di menu “Mio profilo” e richiedere l’autorizzazione EU “CBAM_DECLARANT” (nome applicazione: CBAM-APP) delegandola a sua volta alla persona fisica che effettuerà l’accesso al Registro CBAM (la delega è necessaria anche se il gestore intende abilitare sé stesso).

Infine, la persona fisica delegata all’accesso al Registro (se ricorre il caso, anche lo stesso gestore) dovrà procedere all’accesso al portale tramite la compilazione della pagina WAYF (Where Are You From), nella quale l’utente dovrà selezionare la voce “Dogane”, in quanto l’autenticazione avviene per mezzo del sistema doganale.

Nel campo successivo della pagina, relativo al Paese di autenticazione, dovrà essere inserito “Italia” e, nel campo relativo al tipo di “attore”, l’utente potrà selezionare “Operatore economico” (in caso di ditta individuale che effettua l’accesso senza delega) o “Impiegato” (in caso di utente/azienda che ha delegato un soggetto persona fisica per l’accesso).

Tax | Global Trade Advisory STS Deloitte - Spedizioniere Doganale presso Euro Pool Liguria S.r.l. - Laurea in Economia delle Aziende Marittime, della Logistica e dei Trasporti - Master in Economia e Management Marittimo e Portuale