Nel contesto della digitalizzazione dei processi doganali, ha avuto inizio lo scorso 8 novembre 2022 presso le aree del porto e del retroporto della Spezia (individuato quale “caso pilota”) la sperimentazione operativa del primo modulo “Gestione Controlli” dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli (S.U.DO.CO.). Il progetto si pone l’obiettivo di attuare, per via telematica, il coordinamento di tutti i procedimenti e controlli relativi all’entrata e all’uscita delle merci nel e dal territorio nazionale.

Overview storico-normativo del progetto s.u.do.co.

Il progetto trova fondamento nell’art. 4, commi 57-60 della legge n. 350 del 2003, prevedendo presso gli Uffici dell’Agenzia delle Dogane l’istituzione dello “Sportello Unico Doganale” al fine di semplificare le operazioni di importazione ed esportazione e concentrare i termini delle attività istruttorie di competenza delle diverse Amministrazioni ed Enti.

Successivamente, il D.P.C.M. n. 242/2010 ha definito le modalità attuative dello Sportello Unico Doganale, elencando (Tabella A) la documentazione necessaria per il compimento delle operazioni di sdoganamento, definendo i termini massimi di conclusione delle relative procedure; al contempo, il Decreto ha individuato (Tabella B) i termini massimi di conclusione dei procedimenti svolti contestualmente alla presentazione della merce, ai fini dell’espletamento delle relative formalità doganali.

Mediante il D.L. del 4 agosto 2016 n. 169 è stata estesa la portata dello Sportello Unico Doganale, prevedendo in capo ad esso anche le attività di controllo relative a tutti gli adempimenti connessi all’entrata e uscita delle merci nel o dal territorio nazionale; lo Sportello Unico Doganale è stato quindi rinominato “Sportello Unico Doganale e dei Controlli”, appunto, S.U.DO.CO.

In seguito, nell’ambito del programma di rinnovamento e semplificazione dei processi previsto dal Regolamento (UE) 2019/1239 che ha istituito il quadro per un sistema di interfaccia unica marittima europea (European Maritime Single Window environmentEMSWe”) al fine di comunicare le informazioni necessarie per l’adempimento degli obblighi di dichiarazione, il D.P.R. n. 235/2021 ha disciplinato il Portale S.U.DO.CO. con l’obiettivo di attuare il coordinamento in via telematica di tutti i procedimenti e controlli connessi alle operazioni in entrata ed uscita delle merci.

L’anno successivo, la disciplina prevista dal D.P.R. n. 235/2021 ha trovato attuazione mediante la Determinazione Direttoriale n. 39493 del 28 gennaio 2022 l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli che ha definito le modalità operative del Portale.

Il progetto si pone l’obiettivo di garantire, mediante l’interoperabilità tra Amministrazioni, lo snellimento delle attività collegate alle fasi di sdoganamento, tra cui l’arrivo delle merci ed i relativi controlli.

Implementazione del s.u.do.co. E i tre moduli funzionali

Facendo seguito alla Determinazione Direttoriale del 28 gennaio 2022, con la Circolare n. 38/2022 del 7 novembre 2022, l’ADM ha disciplinato l’attuazione del S.U.DO.CO., prevedendo l’implementazione del suddetto Portale attraverso i seguenti tre moduli funzionali:

  • Il modulo «Gestione Controlli», mediante il quale gli uffici doganali potranno effettuare il coordinamento delle richieste di controllo presentate dalle Amministrazioni/Enti/Organi dello Stato coinvolti nel processo di ingresso delle merci nel territorio doganale dell’Unione, affinché le ispezioni disposte dai diversi organi si possano svolgere contemporaneamente e nello stesso luogo (c.d. approccio one stop shop), senza mutare comunque le competenze in capo ad ognuno.
  • Il modulo «Gestione Certificati», il quale offrirà un’interfaccia unica (single entry point) agli operatori e alle Amministrazioni/Enti/Organi dello Stato coinvolti per la gestione ed il rilascio di provvedimenti autorizzativi necessari. Tale modulo sarà realizzabile grazie all’interoperabilità applicativa tra i sistemi dell’ADM e i sistemi delle altre Amministrazioni competenti per il rilascio dei procedimenti.
  • Il modulo «Tracciamento Merci», il quale si pone l’obiettivo di raccogliere le informazioni necessarie per monitorare l’evoluzione delle operazioni logistico-procedurali sulle merci, offrendo agli operatori economici interessati e ad Amministrazioni/Enti/Organi dello Stato competenti la possibilità di ottenere informazioni sul tracciamento fisico e documentale.

La completa implementazione del S.U.DO.CO. consentirà, in particolare:

  • una significativa riduzione dei tempi e costi di sdoganamento, grazie al coordinamento e all’immediata esecuzione dei controlli (one stop shop);
  • un più efficace monitoraggio dell’intero ciclo di vita della dichiarazione doganale, dei documenti a supporto e della merce oggetto di controllo;
  • la trasmissione di tutte le informazioni necessarie in unica operazione mediante un unico punto di accesso (single entry point);
  • la concentrazione in un unico portale dei procedimenti attuati da tutte le Amministrazioni coinvolte.

A seguito della recente inaugurazione, l’ADM ha annunciato l’estensione di tale fase sperimentale presso ulteriori aree portuali, quali Napoli, Trieste, Livorno, Bari e Civitavecchia, manifestando la propria intenzione di estendere il progetto SUDOCO all’intero settore portuale, nonché ai principali nodi aeroportuali.

Conclusione

Se da un lato la vera rivoluzione del S.U.DO.CO. riguarda principalmente il rapporto tra le Amministrazioni e la loro interoperabilità finalizzata allo snellimento delle attività collegate alle fasi di sdoganamento, dall’altro lato appare evidente come tale novità, nel contesto delle recenti iniziative quali smart terminal, fast corridor e reingegnerizzazione di AIDA, dia sempre di più forma e sostanza all’idea del legislatore unionale che nel 2013 aveva individuato nella Dogana una “guida nella catena logistica” e un “catalizzatore della competitività dei Paesi e delle Società” (Cfr. Considerando 16 CDU) con evidenti riflessi per gli operatori a vario titolo coinvolti nell’import/export.

In generale, appare evidente come i progetti di trasformazione digitale doganale permettano una ridefinizione dei paradigmi per la pianificazione e la gestione dei processi di import/export, tanto per gli importatori/esportatori produttori/commercianti quanto per i vari attori della supply chain in tutte le sue declinazioni multimodali.

In tale contesto, i nodi doganali di porti, aeroporti e interporti, perseguendo la mission di potenziare i controlli sui flussi di merci, sono orientati al fine di efficientare la catena logistica integrata e intermodale e di sviluppare una rete costituita da produttori, commercianti, operatori logistici, intermediari, Enti e Amministrazioni i quali, adeguatamente interconnessi tra loro, concorrano a creare condizioni vantaggiose su tutto il tessuto economico nazionale e unionale.

Tax | Global Trade Advisory STS Deloitte - Spedizioniere Doganale presso Euro Pool Liguria S.r.l. - Laurea in Economia delle Aziende Marittime, della Logistica e dei Trasporti - Master in Economia e Management Marittimo e Portuale