In uno scenario internazionale fortemente condizionato da pandemia e da disastri climatici, da crisi irrisolte sul piano geopolitico – conflitto Russia/Ucraina, confine tra Polonia e Bielorussia, Afghanistan – e da shock economici, come quelli che hanno portato a interruzioni pesanti nelle catene globali del valore, ci saranno anche opportunità da cogliere per le imprese italiane e gli esperti del settore: i doganalisti.

Le imprese hanno bisogno di inventiva e di una visione ampia ed alta, più che di esattezza.

Le aziende del futuro dovranno attivare processi di ideazione e progettazione di nuovi prodotti, frutto di attività di ricerca e attenzione all’innovazione. Le attività di produzione, l’impegno per la qualità e il miglior utilizzo delle materie, lo sguardo fisso alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, sono espressioni culturali delle aziende adattive.

Lo studio e il costante efficientamento dei sistemi di trasporto, l’acquisizione di nuovi mercati, le politiche di reshoring, richiamando l’attenzione alle strategie di roll-up interno/esterno, sono processi da conformare al pentacolo dell’innovazione, valorizzato da leve strategiche, quali:  mercato, cultura aziendale, tecnologia, organizzazione, finanza.

Il pentacolo diviene uno strumento aziendale per analizzare il contesto nel suo insieme e approfondire anche ogni singolo elemento, ma soprattutto per evidenziare ”combinazioni” caratteristiche (set) degli elementi, favorevoli all’innovazione e alla “sostenibilità” e soprattutto cogliere le opportunità previste dalle vigenti normative unionali.

Il processo delle aziende adattive che prediligono la qualità del profitto alla massimizzazione dovranno intraprende un percorso volto a:

  • Qualificare la produzione delle merci, sviluppando le strategie del brand identitario
  • Incentivare la comunicazione del trade marketing
  • Presidiare le dinamiche doganali e del commercio internazionale, interpretare nuovi parametri normativi, deflazionare i profili di rischio aziendale, doganale e creditizio, per intercettare nuovi e vantaggiosi mercati.

I doganalisti che hanno un patrimonio professionale inestimabile dovranno intercettare le dinamiche della new economy per posizionarsi in una zona baricentrica strategica del commercio internazionale, all’interno delle aziende (punto 3).

In tale ottica va contestualizzato l’audit professionale del doganalista che dovrà associare la conoscenza verticale ad una contaminazione dei saperi, per riscontrare se esistono combinazioni ricorrenti che consentono alle aziende di sviluppare prodotti innovativi e di acquisire consapevolezza e competitività, caratterizzandosi per la “sostenibilità” nel loro intero ciclo di vita.

Per disegnare scenari e impatti nuovi della professione, bisognerebbe sposare il pensiero di Enstein: ”Ho deciso di guardare solo al futuro perché è lì che ho intenzione di passare il resto della vita”.

In tale ottica progressista, i doganalisti oltre che presidiare l’attività di rappresentanza doganale dovranno aiutare le aziende ad orientare lo sguardo ed assisterle verso processi di compliance program, con implementazione costante:

  • acquisizione dell’AEO, punto di passaggio per cavalcare la rivoluzione copernicana del rapporto doganale;
  • strumenti di compliance – ITV, IVO, valore concordato…;
  • Programmi Interni di Conformità (PIC), quale obbligo per autorizzazioni di esportazione globali dei prodotti duali;
  • dogana Km-zero – luogo approvato;
  • Modello Organizzativo Gestionale D. Lgs. 231/2001, valorizzare l’aspetto della competitività sotto la spinta della legalità;
  • strumento della “Certificed Taxable Person” (CTP);
  • asset della vigilanza prudenziale creditizia, migliorare la qualità dei rischi e del merito creditizio – Basilea 3.

Sono questi i percorsi formativi ambiziosi intrapresi dal Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali, con forti motivazioni di crescita verso le next generation, connotati da tematiche dinamiche, mutabili, adattabili e asimmetriche, per adeguare la speciale qualifica del doganalista ed il background culturale alle esigenze del sistema Paese.

Non a caso, unitamente alle Commissioni di studio del CNSD, culla del “be innovative”  professionale, stiamo coltivando idee, per promuovere uno slancio innovativo finalizzato al salto culturale, all’interdisciplinarietà, alla formazione e alla visibilità.

Mauro Lopizzo
Delegato alla formazione CNSD
Referente Commissioni di studio CNSD

Doganalista presso Lopizzo srl - servizi doganali: consulenza, formazione e rappresentanza in Dogana