L’avventura digitale del doganalista è dunque partita.

Come era nelle speranze di tutti noi la nuova veste editoriale sta decollando con i migliori auspici e le reazioni del web paiono assai incoraggianti. Un rinnovato e forte grazie! a tutti quelli che ci hanno creduto sin dall’inizio, dallo straordinario staff editoriale, al Direttore Giuliano Ceccardi, ai componenti del CNSD.

Avevo annunciato nell’editoriale di febbraio che per una singolare convergenza astrale l’ingresso nel mondo digitale della nostra storica rivista avrebbe coinciso con l’implementazione dei nuovi flussi digitali di tipo H: questa ideale concomitanza di intenti qualcosa deve pur significare.

La nostra dimensione professionale ci proietta inevitabilmente verso scenari disegnati da un contesto lavorativo altamente digitalizzato. Certo, la mission resta la medesima, l’attuale situazione internazionale e geopolitica rafforza altresì la necessità per le imprese italiane di poter contare su professionisti affidabili e qualificati che le affianchino nei difficili processi di internazionalizzazione; tuttavia, non possiamo nasconderci dietro posizioni di pura conservazione, quasi fossimo spettatori e non protagonisti di un processo di radicale cambiamento. L’ambiente esterno nel quale siamo chiamati a misurarci ci richiede una forte capacità di adattamento e con coriacea determinazione a questo dobbiamo tendere, affermando il nostro ruolo e testimoniando con ostinato impegno quotidiano la nostra competenza.

A proposito di innovazioni digitali. Nel 2013 celebrammo con (forse) affrettata enfasi i fiori all’occhiello del nuovo Codice doganale dell’Unione (CDU); ricordo che in particolare due istituti, lo Sdoganamento centralizzato e le iscrizioni nelle scritture del dichiarante, assursero con prepotenza agli onori della cronaca monopolizzando seminari e convegni, occupando articoli di settore e meritandosi una pioggia torrenziale di slides.

Con gli anni all’enfasi ha fatto seguito un altrettanto affrettato oblio; scudati come eravamo dalla consapevolezza che lo sviluppo dei sistemi elettronici previsti dallo stesso CDU ne avrebbe ampiamente diluito nel tempo l’implementazione, li abbiamo inconsciamente messi da parte, dedicando la nostra attenzione ad altri istituti di più stringente contingenza.

Ebbene stavolta ci siamo. La nuova dimensione dei tracciati import (il mondo di tipo H) è già realtà e costituisce il precursore logico e tecnologico per tutto il resto; nel volgere di alcuni mesi arriveranno fatalmente i nuovi tracciati export (il mondo di tipo B) e si disveleranno finalmente due nebulose che cambieranno radicalmente l’approccio alla dichiarazione doganale come siamo abituati ad intenderlo: Centralized Clearance (CC) ed Entry In the Declarant’s Records (EIDR) apriranno enormi potenzialità per le imprese italiane.

Tutto molto bello, tutto molto sfidante, a condizione che il cambiamento non ci colga di sorpresa e che piuttosto che subirlo saremo invece in grado di cavalcarlo. Avanti dunque, citando Star Wars (tanto per restare nella metafora avveniristico-galattica), che la forza sia con noi.

Un’ultima, personale, notazione. Motivazioni che attengono il mio stretto privato mi hanno costretto a rassegnare le dimissioni dalla carica presidenziale con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. La presidenza del CNSD è stata la mia più bella avventura professionale e la porterò nel cuore come esperienza umana impagabile; tutta la mia gratitudine, dunque, ai colleghi consiglieri e revisori ed al meraviglioso staff di segreteria.

Resto ad ogni buon conto nella famiglia del CNSD per continuare a dare il mio piccolo contributo nella consapevolezza che oltre le cariche il gruppo è ciò che conta. Sapete che sono un fanatico della logica di squadra ed all’interno di tale logica, per una strana e fortunata aritmetica sociale, due più due fa più di quattro, perché il collettivo amplifica le potenzialità e l’entusiasmo dei singoli.

In questa direzione ho speso e continuerò a spendere il mio impegno ordinistico, affinché la nostra famiglia professionale sia sempre più coesa e più consapevole dei propri mezzi e delle proprie potenzialità. In una parola: PARTECIPAZIONE. A tutti i livelli, in qualsiasi forma, in ogni consesso, secondo le inclinazioni e le attitudini di ciascuno di noi.

Mi succede l’amico Paolo Pasqui, collega bravissimo, saggio, di ampia e lungimirante visione prospettica, che saprà guidare da par suo il CNSD: auguri carissimo Paolo!

Auguri e buon lavoro a tutti i doganalisti italiani; il nuovo che avanza ci troverà pronti, ne sono certo.

Doganalista iscritto dal 1989 all’Albo professionale degli Spedizionieri doganali di cui è stato Presidente dal 2020 al 2022.

Amministratore di Perticone srl, società attiva dal 1977 nel settore dei servizi doganali, è professore a contratto, titolare della cattedra di Merceologia Doganale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Pescara e componente del Gruppo di revisione Incoterms® di ICC Italia.

Svolge ampia attività seminariale e di docenza presso diversi enti e soggetti istituzionali. È autore di numerose pubblicazioni in materia doganale