Dalla relazione di Lorenzo Ugolini “la figura del Doganalista tra innovazioni e semplificazioni”

Negli ultimi due anni lo scenario internazionale è drasticamente cambiato. Tre eventi hanno profondamente inciso il settore della logistica, evidenziando, da un lato, la fragilità della international supply chain, dall’altro, la centralità e l’importanza della Dogana e della figura del Doganalista.

In particolare, la Brexit, l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e il drammatico conflitto russo-ucraino hanno determinato ritardi nelle consegne delle merci, la carenza di materie prime, nonché l’aumento esponenziale dei noli e dei costi di gas ed energia elettrica.

In tale contesto, il ruolo dello spedizioniere doganale ha assunto una funzione sempre più rilevante, dovendo affrontare nuove sfide a sostegno delle aziende: l’iscrizione nella banca dati REX per velocizzare le esportazioni; l’analisi della documentazione per una corretta e rapida importazione dai beni anti-Covid; la consulenza in merito alle misure restrittive imposte dall’UE nei traffici con la Russia e la Bielorussia.

Il Doganalista è diventato così un consulente a supporto delle imprese, che non solo deve essere sempre aggiornato, ma deve altresì confrontarsi quotidianamente con gli strumenti innovativi forniti dall’Agenzia delle dogane e con le semplificazioni doganali, quali l’esportatore autorizzato/registrato e l’AEO.

Queste semplificazioni “sostanziali”, tuttavia, agevolano gli scambi internazionali soltanto se accompagnate anche da semplificazioni nei rapporti con le autorità doganali. Dogana e Doganalista, player fondamentali nel settore della logistica e nella catena internazionale di approvvigionamento, devono collaborare, soprattutto in un momento storico come questo.

Lorenzo Ugolini – LCA Studio Legale